GUTTENBERG
Thanks to Sergio
Neddi
In qualche luogo,
in qualche tempo...
-
Buongiorno Bill.
- Buongiorno Johann.
- Eh no, non prenderti queste confidenze, io per te sono
Herr Gutenberg!
- Va bene, allora buongiorno Herr Gutenberg. Come va?
- Molto bene. Sto pensando a come realizzare dei nuovi
caratteri di stampa. Mi piace il mio lavoro. Come va con
il tuo? Come hai risolto il terribile problema dell'anno
2000?
- Beh, è facile, ho comperato gli anni dal 2000
al 3000 ed ho deciso di chiamarli 1999.001, 1999.002,
1999.003... Semplice no? Prodigio della tecnica moderna
e della scienza informatica. Cosa c'è di meglio
di WINDOWS?
- Un libro, per esempio.
- Come fai a dire questo? Uno stupido pacco di carta!
E dove mettiamo Internet? Ed i video game? E l'office
automation dove la metti? Ed i passi da gigante che fa
l'elettronica applicata con le ultime famiglie di super
microprocessori? Ed i progressi dell'informatica nel campo
dei sistemi operativi per far funzionare i nuovi super
microprocessori? E gli ulteriori progressi dell'elettronica
per creare altri microprocessori in grado di far funzionare
i nuovi sistemi operativi? E... (Wintricks.com
copyright)
- Frena, frena. Ti sei mai chiesto se tutto questo ha
un senso?
- Certo che ne ha. Guadagno un sacco di soldi. Ne ho tanti
da far schifo.
- Non essere sciocco, non intendevo questo. Volevo dire
che tutto questo affannarsi, questo rincorrere affannosamente
le ultime novità dei videogiochi, gli ultimi programmi
per computer, più belli e più veloci, e
la navigazione ossessiva su internet forse ci fanno perdere
di vista il senso della realtà e ci fanno sprecare
gli anni più belli della nostra vita lasciandoci
in mano un pugno di mosche, anzi di BUG. Ti sei mai chiesto
cosa hai fatto di buono nella vita?
- Ma certo Herr Gutenberg. E' presto detto: Ho fatto
(anzi ho fatto fare, sono secoli che non metto giù
una riga di codice) un sistema operativo, l'ho chiamato
WINDOWS e tutti quelli che usano un computer mi devono
pagare; ho fatto un programma di scrittura, l'ho chiamato
WORD e tutti quelli che vogliono scrivere mi devono
dare dei soldi. Per il futuro sto pensando ad un nuovo
prodotto: lo chiamerò AIR e tutti quelli che
respirano mi dovranno elargire un ricco obolo.
Sono tanto geniale che quasi mi faccio paura...
- Stavo pensando che forse ho commesso un errore a chiamare
STAMPA la mia invenzione, dovevo chiamarla FENSTERS
(finestre in tedesco - vedi windows) o qualcosa del
genere... Ma parliamo d'altro.
- Giusto, non cambiare discorso. Stavamo parlando della
superiorità dei testi multimediali sui libri.
- Ehi Bill, non stavamo dicendo proprio questo. IO stavo
dicendo che il buon vecchio libro può regalare
ancora delle emozioni genuine. C'è qualcosa che
nessun ipertesto può dare: la sensazione di sentire
tra le mani la piacevole concretezza del libro, il sottile
piacere di far scorrere le dita sulla copertina, sfogliare
le pagine e sentire l'antica fragranza della carta stampata
di fresco.
- Sciocchezze! Con il computer ed internet è possibile accedere a
tutto il sapere contenuto nelle banche dati di tutto il mondo e la conoscenza
diventa globale. Come puoi far questo con un libro?
- Forse è vero. Questo non posso farlo. Però
quando trovo una lettura particolarmente interessante
non mi capita mai di veder apparire all'improvviso sulla
pagina un messaggio che mi informa che l'operazione
di lettura ha causato un errore nell'applicazione e
che per continuare devo chiudere il libro e ricominciare
a leggerlo dall'inizio. E poi il libro posso leggerlo
dove mi pare, anche stando comodamente seduto sotto
le frasche di un fronzuto albero o in riva al mare,
senza dovermi preoccupare di batterie, o alimentatori.
Va bene anche alla luce di una candela, come si usava
ai miei tempi. Poi se io decido di modificare qualche
carattere di stampa nella mia tipografia non è
necessario chiudere l'edificio e rifare l'inaugurazione
affinché le modifiche vengano rese effettive.
- Devo ammettere che qualche problemino c'è ancora,
ma è ben poca cosa rispetto ai vantaggi. Pensa
solo alla possibilità del telelavoro: stando
comodamente a casa propria è possibile lavorare
come e meglio che in ufficio. La gente lavorerà
comodamente a casa propria e non occorrerà che
si rechi sul posto di lavoro. Anche il traffico e l'inquinamento
ne beneficeranno.
- Scusa Bill, ma non ci siamo. Vista l'attuale tendenza
(o dovrei dire TREND?) è altamente probabile
che un sacco di gente non dovrà più recarsi
sul posto di lavoro: potrà stare a casa propria
a fare il teledisoccupato! E comunque il traffico ne
beneficerà dato che non avrà i soldi per
andare in giro in macchina.
- Herr Gutenberg, mi meraviglio di te: questo è oscurantismo. Dovresti
provare anche tu ad usare il computer. Forse cambieresti idea.
- Ma certo che lo uso il computer. Ho una mentalità aperta, io. Ma non
ci trovo niente di speciale. Anzi, nonostante si sia pubblicizzato che Windows
95 è un prodotto facilissimo da usare mi sono trovato subito in difficoltà:
nella pubblicità si mostrava che per cominciare era sufficiente premere
il tasto START. Ebbene, ho il computer da anni, ma quel dannato tasto START non
l'ho ancora trovato. Poi mi hanno detto che si chiama AVVIO. Non capisco proprio
come un prodotto del genere si sia potuto affermare.
- Eppure è semplice: mi è bastato acquistare tutte le software house
che mi facevano concorrenza oppure farle fallire. Tutto qui. Poi per buona misura
ho fatto un accordo con il maggiore produttore di microprocessori: così
quando esce un nuovo chip subito dopo io faccio uscire un nuovo sistema operativo;
appena faccio uscire un nuovo sistema operativo lui annuncia un nuovo microprocessore,
e così via.
- E la commissione ANTITRUST cosa ne dice?
- Quello che voglio io: ho acquistato anche quella.
- Parlano di rivoluzione informatica: hanno ragione, qui ci vorrebbe una rivoluzione.
Parlando seriamente, sebbene gli intellettualoidi da strapazzo mettano molta
enfasi nel descrivere il futuro prossimo venturo come un'era felice, dominata
dall'onnipresente entità elettronica chiamata computer, in cui l'umanità sarà
affrancata dalla fatica e dal duro lavoro, penso si preparino tempi duri per tutti
noi. Sono vecchio ma la mia memoria funziona ancora: ricordo benissimo come pochissimi
anni fa i futurologi dell'epoca prevedevano che l'avvento dell'elettronica e dell'informatica
avrebbero fatto sì che l'orario lavorativo sarebbe diminuito a tutto vantaggio
dei lavoratori. Ebbene, le previsioni erano assolutamente errate: è successo
che, poiché le macchine fanno gran parte del lavoro, gli addetti sono diminuiti,
e l'orario è rimasto lo stesso quando non è aumentato ulteriormente
a causa degli straordinari considerati molte volte come obbligatori.
- Caro Herr Gutenberg, i tuoi timori sono infondati: come vedi in questo luogo
tutti usano il computer tutto il giorno ed usano i miei prodotti! Questo è proprio
un paradiso!
- Io vedo milioni e milioni di persone con lo sguardo fisso su di un monitor,
con le dita che corrono veloci su una tastiera, ognuno perso nel suo sogno informatico,
dimentico di quanto lo circonda. Tutti insieme, ognuno da solo. Mi spiace di
deluderti, caro Bill, ma questo non è un paradiso: è l'inferno.
- Sarà, però io sarò ricordato come uno dei protagonisti
del più grande avvenimento culturale della storia: la rivoluzione informatica.
Quella che ha creato la conoscenza globale.
- Eh no, mi spiace, il più grande avvenimento culturale della storia è
l'invenzione della stampa, che ha regalato a tutti l'accesso alla cultura, un
tempo riservata soltanto alle classi più abbienti.
La diffusione del libro ha permesso uno straordinario sviluppo delle scienze e
delle arti, e quindi in ultima analisi ha reso possibile anche l'invenzione dei
computer!
- Commenta
sul forum
|