By Edmaster
Atmosfere oniriche alle tue foto
Rendi vibranti, profondi e vivi gli scatti fotografici realizzati con la digicam, applicando in Photoshop la tecnica Orton!
La fotografia è arte, non c’è dubbio. Non basta trovare il soggetto adatto e inquadrarlo correttamente. E neppure eseguire la foto rispettando tutti i dettami della tecnica. Ci vuole qualcosa in più, l’abilità nello scatto accompagnata alla creatività, al sapere inventare una propria tecnica che dia vita e spessore anche a elementi di paesaggio che altrimenti potrebbero sembrare banali.
Tra i fotografi contemporanei il canadese Michael Orton, ad esempio, si è specializzato in fotografia naturalistica. I suoi paesaggi si distinguono per un effetto particolare in bilico tra la tridimensionalità e l’impressionismo.
Immagini sovrapposte
La tecnica originale di Orton prevede l’esecuzione di due diversi scatti, uno sovraesposto e l’altro sottoesposto. Questo secondo scatto deve però essere anche un po’ sfocato. Montando le due diapositive una sull’altra si ottiene una luce intensa attorno ai contorni degli oggetti che appaiono quasi dipinti e in rilievo.
I giochi di luce spettacolari che attraversano le sue immagini, noi possiamo provare a riprodurli con la nostra fotocamera digitale e un programma di grafica come Adobe Photoshop CS3, che permette di sovrapporre le immagini utilizzando le opzioni di fusione.
Il primo passo sarà quello di montare la nostra fotocamera su un cavalletto ed eseguire i due scatti utilizzando la modalità manuale per la messa a fuoco e la priorità di apertura del diaframma per l’esposizione. Le foto dovranno poi essere importate in Photoshop e sovrapposte in modo da ottenere l’effetto voluto.
Buoni Consigli
Tempi e Diaframmi:
L’esposizione, ovvero la quantità di luce necessaria a impressionare la pellicola o colpire il sensore, è la combinazione di due fattori: il tempo e l’apertura del diaframma. Sovraesporre di 1 stop significa perciò raddoppiare i tempi, passando ad esempio da 1/250 a 1/125 oppure aumentare l’apertura del diaframma passando ad esempio da un f5,6 a un f4. Ricordiamo, però, che aprire il diaframma significa diminuire la profondità di campo e chiuderlo comporta aumentarla.
Tante Prove:
Anche se non hanno i controlli manuali, le fotocamere digitali hanno però sempre il controllo della compensazione dell’esposizione contrassegnato dalla funzione +/- EV. In tal caso basta impostare un valore di EV di +1 e +2 per sovraesporre di 1 o 2 stop. Comunque è bene sempre effettuare diversi scatti con valori di esposizione differenti perché ogni fotocamera ha una taratura diversa che può influire anche notevolmente sul risultato finale.
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