Continua con questo articolo il nostro excursus
sulle tecnologie e le soluzioni un po’ obsolete, ma ancora applicabili
con successo nei casi di emergenza!
Al giorno d’oggi, complice la vasta diffusione
di Internet e delle connessioni a larga banda, non
è raro vedere, soprattutto nelle case degli appassionati che hanno più di
un personal computer, delle vere e proprie LAN composte da router, switch e
cavi di rete. Si tratta di una soluzione comoda e tutto sommato economica, che
permette di sfruttare la connessione Internet mettendola a disposizione di tutte
le macchine, oppure di passare facilmente documenti e dati da un pc all’altro.
Diversi anni fa la soluzione più praticabile era invece connettere due
pc tramite un cavo parallelo o seriale utilizzando, con prestazioni decisamente
inferiori rispetto ai cavi Ethernet, le rispettive porte presenti nel
retro del computer. Immaginate però la situazione seguente: vi arriva
fra le mani un vecchio pc, magari un laptop, (come è capitato a me) senza
porta Ethernet e senza ingresso USB.
Vi secca buttarlo via, magari
funziona benissimo, ha un disco fisso capiente ed è semplicemente comodo
da portare in giro. L’unico problema è
trasferire i documenti scritti con il laptop sul vostro desktop principale.
Dio
vi salvi dal ricorrere ai dischetti floppy!
Altro scenario: avete in casa una
piccola LAN che comprende uno switch a cui sono connessi più pc.
Improvvisamente lo switch (debiti scongiuri!) cessa di funzionare. Siamo
disperati, dobbiamo per forza sostituirlo, ma nel mentre la nostra piccola rete
è bloccata e abbiamo assoluta necessità di trasferire quei file
da un pc all’altro… Per fortuna vengono in aiuto le vecchie soluzioni
di cui sopra.
Ma come operare? Tutto quello che
ci serve è un cavo parallelo
detto “Laplink”, diverso dal normale cavo parallelo usato per connettere
la stampante, o un cavo seriale detto “Null modem”, anche questa
volta diverso dal semplice cavo che si usava con i vecchi modem seriali (ve li
ricordate?).
Nei vari sistemi Windows è incorporata la tecnologia per
connettere due personal computer tramite le loro porte seriali o parallele; sono
porte che troviamo di solito nel retro del pc, anche se, grazie alla diffusione
delle periferiche USB, tendono sempre di più a scomparire.
La porta parallela è quella
più larga, con 25 piedini, mentre la seriale (detta anche porta COM) è quella
più piccolina e di piedini ne ha solo 9. Individuate le porte, procediamo
connettendo il cavo ad entrambi gli elaboratori.
Suggeriamo, se possibile, di
utilizzare la porta parallela che è decisamente più
veloce nel trasferimento dei dati, arrivando fino a circa 4 Mbps, di contro a
quella seriale che, nei casi più fortunati, può raggiungere la
velocità di 115 Kbps.
La procedura di configurazione
differisce a seconda della versione di windows presente sulle macchine, e del
ruolo che si vuole attribuire a ciascuno dei due pc. Nella connessione diretta
via cavo si deve infatti impostare un “Server” e un “Client” che saranno rispettivamente
chi riceve la connessione e mette a disposizione le proprie risorse e chi invece “chiama” l’altro
computer.
Per approfondire potete farvi un giro sulle bellissime pagine
di Johannes Helmig,
nelle quali viene spiegata in ogni minimo dettaglio la configurazione della connessione
diretta via cavo per tutte le versioni di windows, sia nel ruolo di client che
in quello di server. Nel nostro caso, prendiamo in esame una situazione che potrebbe
essere la più comune, cioè un sistema Windows 9x (cioè i “vecchi” windows
95/98/ME) installati sul portatile e un sistema Windows 2000/XP sul pc desktop
principale. Su Win 2000/XP è
sufficiente, per la connessione con cavo parallelo, andare in:
Pannello di controllo
-> Connessioni di rete e fare doppio clic su “Creazione guidata nuova
connessione”.
Dalle opzioni che vengono presentate,
si deve scegliere “Installazione
di una connessione avanzata” e, nella finestra di dialogo seguente,
selezionare “Accetta
connessioni in ingresso”. Passando alla schermata successiva, dovremo
indicare la periferica su cui il pc server resterà “in ascolto”,
nel nostro caso la porta parallela, e in seguito negare l’accesso alle
connessioni
virtuali private (VPN) attraverso questa porta.
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