a cura di Casper
ultimo
aggiornamento: 12 Luglio 2001
Non è un mistero che il tema della sicurezza informatica
sia in cima alle preoccupazioni di molti, sia pure con
diversi livelli di intensità. Se in passato si
trattava prevalentemente di una questione riguardante
le aziende e le pubbliche istituzioni presenti in Rete,
la crescita esponenziale nelle connessioni dialup e
la diffusione di collegamenti a Internet permanenti
ad alta velocità, hanno imposto all'attenzione
del grande pubblico la necessità di proteggere
da possibili intrusioni anche i computer dei singoli
utenti privati. La disponibilità di potenti strumenti
offensivi, facilmente utilizzabili anche da giovanissimi
e spregiudicati Attila in cerca di divertimento, può
talvolta trasformare il collegamento a Internet in un
pericolo per l'integrità del proprio sistema,
dei dati archiviati e delle informazioni personali.
BlackICE
Defender è un applicativo in grado di identificare, segnalare
e filtrare il traffico di rete anomalo o sospetto in
entrata sulla workstation protetta. Utilizzato come
personal firewall, è in grado di analizzare in
modo estremamente efficiente ed affidabile la struttura
dei singoli pacchetti di dati, attraverso un protocollo
di analisi proprietario in attesa di brevetto. A differenza
di altre soluzioni per la sicurezza, si caratterizza
per la capacità di lavorare anche in condizioni
di saturazione di banda senza incidere negativamente
sulle prestazioni del sistema.
In
caso di tentativo di intrusione dall'esterno, BlackICE
Defender registra indicazioni utili per comprendere
la natura del rischio, traccia la provenienza del traffico
sospetto e ricava informazioni sull'identità
del computer che lo ha originato, classificando l'evento
in quattro livelli crescenti di gravità.
In
base al livello di protezione impostato dall'utente, il programma è in grado
di neutralizzare il traffico in entrata giudicato potenzialmente
pericoloso, proteggendo il sistema dagli
innumerevoli tentativi di manipolazione che una nutrita
schiera di lamer in tutto il mondo si occupa di alimentare
praticamente senza sosta. Nella maggior parte dei casi
si tratterà di banali scansioni delle porte di
comunicazione, avviate su larga scala da chi tenta di
stabilire se sulla Rete sono in ascolto le attente orecchie
dei trojans. Meno frequentemente potranno essere registrati
eventi di una qualche serietà, o addirittura
veri e propri attacchi di livello critico, la cui relativa
rarità nei confronti di workstation private non
giustifica comunque la colpevole trascuratezza di quanti
non si occupano di proteggere il proprio sistema. Per
tutto il tempo trascorso in Rete, un personal firewall
come BlackICE Defender si occuperà di rendere
invisibile il computer collegato (navigazione stealth),
lasciando cadere nel vuoto tutte le richieste di connessione
non espressamente sollecitate da applicazioni in funzione
sul PC dell'utente.
Il
tracciamento dei tentativi di intrusione è utile e istruttivo, per farsi un'idea di quanti
si collegano in Rete protetti da quel simulacro di anonimato
che Internet sembra garantire, con il solo scopo di
coltivare la propria morbosa necessità di arrecare
danno al prossimo. Alcuni lanciano interminabili port
scanning alla ricerca di un buco in cui infilarsi con
i loro trojans, ed essendo psicologicamente stupidi
al massimo grado, fanno questo utilizzando un PC che
hanno battezzato con il loro stesso nome e cognome.
Altri
sono consapevoli della possibilità che la propria
macchina venga tracciata, e provvedono a inserire nelle
opportune sedi informazioni fuorvianti o veri e propri
insulti per chi dovrà suo malgrado leggerli,
come nell'immagine qui sopra. In tutti questi casi,
BlackICE Defender archivierà i dati disponibili,
a partire ovviamente dall'IP del furbastro di turno.
Talvolta l'indirizzo IP è l'unico elemento ricavabile
dal tracciamento: significa probabilmente che abbiamo
a che fare con qualcuno che a sua volta è protetto
da un personal firewall. Questo genere di individuo
è essenzialmente stupido come i precedenti, benchè forse non
altrettanto ignorante.
BlackICE
Defender può essere installato su qualsiasi PC
equipaggiato con processore di classe Pentium o superiore,
almeno 16 MB di memoria fisica, sistema operativo Microsoft
Windows 95/98/98SE/Me, NT 4.0 con service pack 4 o superiore,
Windows 2000 compresi eventualmente SP1 e SP2. L'installazione per
workstation occupa su hard disk poco meno di 4 MB di spazio e i due moduli residenti
in memoria circa 3.7 MB di RAM ciascuno, per un consumo di memoria non condivisa
pari a circa 3.2 MB complessivi. L'interfaccia utente è particolarmente
intuitiva per un programma di questo tipo, e il sistema risulta
immediatamente protetto in modo soddisfacente anche
senza modificare le impostazioni predefinite. Quanti
non si accontentano della configurazione di base possono
seguirmi nella prossima pagina, dove ci occuperemo di
personalizzare al meglio il funzionamento del personal
firewall.
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