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ultimo
aggiornamento: 3 Aprile 2001
La
versione preliminare del nuovo browser Microsoft è
reperibile ormai da diverso tempo attraverso i canali
non ufficiali, tuttavia ho preferito attendere il rilascio
di una beta pubblica prima di analizzarne le caratteristiche.
La versione 6.00.2462 stand alone, sottoposta a test
in questa occasione, è disponibile in lingua
inglese all'indirizzo riportato al termine dell'articolo.
Le dimensioni del download si aggirano intorno agli
11.4 mb per l'installazione dedicata a Windows Millennium
Edition, e sono di poco inferiori ai 10 mb per il pacchetto
riservato a Windows 2000.
Nuove
funzionalità e alta integrazione
Impegnata
a perfezionare la sua nuova creatura, il sistema operativo
Windows XP, Microsoft non ha messo particolare enfasi
nel distribuire la beta pubblica di Internet Explorer
6. La nuova versione del browser dispone di un proprio
sito web nell'ambito del network della casa di Redmond,
tuttavia l'accento è posto sulla profonda integrazione
di Explorer in Windows XP piuttosto che sulle caratteristiche
della versione stand alone, al punto che fino a poco
tempo fa circolavano voci insistenti sulla possibilità che quest'ultima
non sarebbe neppure stata rilasciata.
Per
questa preview ho installato la public beta 2 localizzata
in inglese su Windows Millennium Edition in lingua italiana.
La procedura di setup ha correttamente aggiornato la
versione 5.5 SP1 presente sul sistema, evidenziando
una riduzione dei tempi di modifica automatica delle
impostazioni di Windows, che tipicamente annoiano l'utente
per alcuni minuti dopo il riavvio della macchina. All'apertura
di una finestra vuota del nuovo browser non risultano
praticamente differenze rispetto a quanto ci si potrebbe
aspettare da Explorer 5.5, salvo la nuova icona Personal
Bar e la riduzione predefinita nelle dimensioni
per le altre icone disponibili, che è comunque
facilmente possibile riportare a livelli più accettabili per la vista.
Personal
Bar rappresenta
una delle nuove caratteristiche di Internet Explorer
6, che Microsoft ha ufficialmente riassunto in sette
punti fondamentali, e consiste in una barra laterale
visualizzata alla sinistra del monitor, configurabile
per tenere a portata di mano i link preferiti, la cronologia
del siti web visitati, le risorse accessibili sul proprio
PC, i contatti di MSN Messenger Service o le notizie
sui più diversi argomenti aggiornate in tempo
reale da MSNBC.
Questa
soluzione ricorda da vicino la fortunata intuizione
degli sviluppatori di Netscape 6, che hanno saputo aumentare
in modo considerevole l'integrazione del software aggiungendo
una interessante barra laterale, ora proposta anche
da Internet Explorer, dove tuttavia la disposizione
delle risorse informative non convince fino in fondo.
In particolare, avremmo preferito che le news potessero
essere visualizzate contemporaneamente ai contatti in
linea di MSN Messenger, cosa che non risulta attualmente
possibile. Come vedremo, si tratta probabilmente dell'unica
caratteristica in cui Internet Explorer 6 cede il passo
al diretto concorrente.
Media
Bar è la seconda innovazione di rilievo
che merita di essere segnalata. Qualcuno nei campus
di Redmond deve essersi messo una mano sulla coscienza,
riconoscendo che avviare il mastodontico lettore multimediale
di Windows solo per ascoltare un brano audio, durante
la navigazione in rete, non rappresenta esattamente
il massimo della comodità. Detto fatto, nell'angolo
in basso a sinistra di Internet Explorer 6 è
comparso un minuscolo pannello di controllo per i contenuti
multimediali, in grado di riprodurre clips audio e video
senza scomodare la vorace interfaccia di Windows Media
Player. Il pannello è di una semplicità
estrema, può essere ingrandito o spostato a piacimento
e permette di visitare con un clic l'elenco online delle
stazioni radio che trasmettono sulla Rete, oltre ovviamente
al sito web WindowsMedia.
Fault
collection è forse una delle funzioni
più interessanti, benchè probabilmente
possa suscitare la perplessità dei più
convinti sostenitori della privacy a tutti i costi.
In caso di crash, Internet Explorer 6 infatti intercetta
l'errore e visualizza un messaggio di scuse, offrendosi
di trasmettere i dettagli del problema direttamente
al supporto tecnico Microsoft, prima di aprire una nuova
finestra del browser e proseguire con la navigazione.
Nel corso dei test ho tentato personalmente i più
comuni espedienti per mandare in crash Explorer, ma
confesso di non esserci riuscito, quindi per documentare
questa funzionalità sono stato costretto a usare
uno degli screenshot forniti da Microsoft. Fault
collection non è diverso dall'analogo tool
implementato nelle versioni beta degli ultimi sistemi
operativi, che raccoglie e invia alla casa madre tutte
le informazioni necessarie al debug, dichiarando che
i dati saranno trattati in forma perfettamente anonima.
Finchè non ci saranno fondati motivi per dubitarne,
con buona pace dei nostri sempre più paranoici
guardiani della privacy, ritengo si tratti di una novità indiscutibilmente
utile.
Del
resto è proprio sulla privacy che
Microsoft ha lavorato con particolare attenzione, realizzando il primo browser
in grado di supportare lo standard P3P elaborato dal World Wide Web Consortium
(W3C). La sigla P3P sta per Platform for Privacy Preferences Project e consiste
in un protocollo attraverso il quale il browser è in grado di identificare
l'atteggiamento nei confronti della privacy da parte del sito web visitato,
ammesso ovviamente che il sito in questione aderisca
allo standard. Sulla base di queste informazioni, Explorer
visualizza un'icona informativa sulla propria barra
di stato, permettendo all'utente di impostare filtri
protettivi che impediscono, ad esempio, la ricezioni
di cookies da parte di particolari siti.
Nel
corso dei test, nessuno dei siti web visitati ha mostrato di possedere una politica
di privacy identificabile sulla base dei criteri P3P, al punto che Explorer ha
visualizzato per tutto il tempo un'icona di notifica corrispondente alla situazione.
Attraverso opportune modifiche alla configurazione predefinita è possibile
ridurre l'invadenza di tutti i siti che non rispettano
le più elementari norme di tutela della riservatezza
dei dati personali, almeno finchè lo standard
fissato dal World Wide Web Consortium sarà più diffuso.
La
cura posta in questa versione per tutti gli aspetti riguardanti la sicurezza
non ha precedenti. Anche se non ce ne occuperemo nel corso di questa preview,
il client di posta elettronica Outlook Express 6 che è
possibile installare insieme al browser, include a sua
volta nuove funzioni di filtro nei confronti dei possibili
contenuti dannosi delle email, lasciando all'utente
la responsabilità di attivarli o meno. A mio
avviso sono tutti segnali che la sensibilità
di Microsoft nei confronti di questi temi è significativamente
aumentata, e sta producendo i primi risultati degni
di nota.
In
particolare, è finalmente possibile gestire abbastanza
comodamente i cookies, sia tramite le impostazioni di
sicurezza legate al supporto dello standard P3P, sia
decidendo di rimuoverli in blocco senza più la
necessità di andarli a cercare in chissà
quale strana cartella sull'hard disk. Non c'è
dubbio che l'argomento meriterebbe ben altra considerazione,
ma ritengo che lo sforzo fatto in questo caso per venire
incontro alle esigenze degli utenti sia decisamente
apprezzabile. Non dimentichiamo infatti che Internet
Explorer 6 è progettato idealmente per integrarsi
nel nuovo sistema operativo Windows XP, e che quest'ultimo
è fornito di personal firewall: le maggiori garanzie
offerte dal supporto P3P, la trasparente gestione dei
cookies e la protezione della posta elettronica, unite
alla presenza di un personal firewall di serie, disegnano
un quadro di indiscutibile miglioramento delle condizioni
di sicurezza per l'utente.
L'eccellenza è nei
dettagli
Explorer
6 ridimensiona automaticamente le immagini troppo grandi
per una finestra normale, in modo da non costringermi
a scorrere la pagina per visualizzarle. Se lascio il
puntatore su un'immagine qualsiasi, compare una mini
barra degli strumenti che mi permette di salvarla, spedirla
via email, stamparla o trasferirla nella cartella Immagini
di Windows. Posso vedere costantemente quali amici sono
in linea, dare un'occhiata alle previsioni del tempo
ed essere informato in tempo reale delle ultime notizie
in tutto il mondo. Se ho investito titoli in borsa,
Explorer visualizza le quotazioni; se sto cercando qualcosa
in rete o all'interno del mio sistema posso farlo senza
abbandonare il sito che sto visitando. Durante la navigazione
ascolto i brani audio che preferisco, scegliendoli fra
quelli archiviati sul mio hard disk, sempre senza lasciare
la pagina del sito che ho aperto e senza avviare un
software multimediale esterno. Se voglio ascoltare una
stazione radio in Rete, posso attivare la trasmissione
in streaming nel giro di un paio di clic, con la massima
semplicità. Per tutto il tempo un'icona mi informa
della conformità di questo sito agli standard
P3P che tutelano la mia privacy: se non sono soddisfatto
delle condizioni di sicurezza, posso aumentare il livello
di protezione e sbattere la porta in faccia ai cookies
dei ficcanaso. Infine, se per caso si verificasse un
qualsiasi errore tale da compromettere la stabilità del browser, Explorer
trasmetterebbe le informazioni sul difetto direttamente alla casa madre, aprendomi
una nuova finestra di navigazione.
Internet
Explorer 6 è un vero e proprio centro di navigazione
ad alta integrazione. Ogni dettaglio appare studiato
per assecondare le preferenze dell'utente, anticipandone
le necessità e proponendo una molteplicità di contenuti che
vanno ben oltre quelli tipici di un browser tradizionale. In due parole, credo
che per questo software si possa coniare la definizione di browser
confortevole.
Prestazioni
sorprendenti
Un
test non potrebbe essere completo senza una valutazione
critica delle prestazioni. In un confronto fra browsers
diversi, a parità di caratteristiche della connessione
alla Rete, sono di fondamentale importanza elementi
come la velocità di caricamento delle pagine,
la fluidità dello scrolling, la prontezza nell'apertura
di nuove istanze, la risposta ai comandi impartiti attraverso
l'interfaccia grafica, l'immediatezza del collegamento
al server corrispondente all'indirizzo web richiesto.
Fanno parte di una valutazione completa e oggettiva
anche la verifica di quali e quanti standard di costruzione
delle pagine web siano supportati dal software, la velocità
e precisione nell'interpretare gli eventuali script
contenuti nel codice delle pagine visualizzate, l'efficienza
della virtual machine che interpreta il codice Java,
la qualità del rendering tanto delle immagini
quanto dei caratteri visualizzati, la solidità
generale del programma nelle più diverse condizioni.
Messo
alla prova su decine di siti web diversi, progettati
con modalità differenti e comprensivi di contenuti
dinamici e multimediali, Internet Explorer 6 ha rivelato
doti di velocità e stabilità sorprendenti.
La versione beta presenta ancora alcune incertezze nel
rispondere a certi comandi, ad esempio i tasti Back
e Forward talvolta devono essere premuti una volta di
troppo per ottenere l'effetto voluto, ma la funzionalità
complessiva è già più che soddisfacente.
La velocità di caricamento delle pagine è
nettamente superiore a quella di qualsiasi altro browser
disponibile sul mercato, compresi il predecessore Explorer
5 e il noto Opera 5, che gioca gran parte delle proprie
carte proprio sul piano della velocità. Nessun
concorrente anche per quanto riguarda il rendering delle
immagini e dei caratteri sullo schermo, mentre come
abbiamo già visto l'ergonomia della Personal
Bar laterale è nel complesso inferiore a quella
di Netscape 6.
La
qualità e la precisione nell'interpretare le
pagine web hanno fatto del prodotto Microsoft il leader
indiscusso, con una quota di mercato ormai prossima
al 90% e costantemente in crescita. La versione 6 di
Internet Explorer conferma a mio avviso le aspettative,
e sulla base di queste conclusioni raccomando a tutti
senza la minima esitazione l'aggiornamento a Internet
Explorer 6 non appena sarà disponibile la versione
definitiva italiana.
Download
public beta 2 inglese
Informazioni
sullo standard P3P
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