La
versione sottoposta a test è identificata come 6.0.0.200110801, rilasciata
da Netscape Communications Corporation e disponibile gratuitamente per il download
dalla rete nel pacchetto full featured di circa 25 Mb effettivi.
La configurazione completa comprende Navigator, Mail,
Composer, Instant Messenger, Spell Checker. A titolo
di componenti accessori sono previsti Sun Java 2, Quality
Feedback Agent, AOL Art Extensions, Net2Phone, Macromedia
Flash Player, RealPlayer 8, un plugin per stampanti
HP, la skin classica e alcuni moduli linguistici di
localizzazione. L'installazione occupa su hard disk
una sessantina di Mb, di cui circa 23 riconducibili
alla suite di navigazione, 21 al supporto Java e i restanti
16 al software accessorio. Vengono aggiunte 5 icone
sul desktop, 2 nel menù Start oltre ai 4 gruppi del
menù Programmi, e altre 2 nel systray al riavvio del
sistema.
L'installazione
si conclude nel giro di cinque minuti, con l'avvio di Navigator e una richiesta di registrazione
che tornerà a farsi viva in seguito, se decideremo di
ignorarla. Per impostazione predefinita il browser si
propone con il vestito nuovo, la skin violacea che rappresenta
l'innovazione più visibile rispetto alle versioni 4.x,
comunque già piuttosto gradevoli dal punto di vista estetico.
Se non ci faremo distrarre dallo sfoggio di sfumature
high-tech, noteremo nel systray di Windows la simpatica
icona della ciclopica Java virtual machine fornita da
Sun, necessaria al browser per interpretare le istruzioni
web programmate in questo linguaggio. Supporto Java escluso,
Netscape Navigator occupa oltre 23 Mb di memoria durante
la navigazione in rete, che scendono a 17 se ci accontentiamo
di avviarlo senza visualizzare alcuna pagina. L'apertura
di uno qualsiasi dei servizi integrati nella suite, a
partire dal client di posta elettronica fino a Instant
Messenger, aumenterà in misura esponenziale il consumo
di risorse del sistema, al punto da sconsigliare l'uso
contemporaneo di altre applicazioni, pena il crollo delle
prestazioni.
L'interfaccia
grafica è significativamente migliorata, con buona
pace dei puristi che sono inorriditi fin dal rilascio
della Preview Release 1. Il design lineare e moderno delle
finestre non dispiace, e anche sul lato pratico l'organizzazione
delle risorse risulta più razionale rispetto al passato,
per quanto Netscape soffra tuttora di una certa moltiplicazione
di menù e funzioni. I componenti integrati sono richiamabili
attraverso il solito menù a discesa, tramite scorciatoie
da tastiera molto facili da ricordare, oppure grazie alle
icone situate sulla taskbar in fondo allo schermo. La
barra di navigazione, che lascia molto spazio al campo
di inserimento degli URL, include esclusivamente i tasti
delle funzioni essenziali e non è configurabile. Rispetto
alle versioni precedenti è scomparsa la toolbar flottante
che consentiva l'accesso ai componenti integrati, ma ritengo
che saranno in pochi a sentirne la mancanza. Sulla sinistra
dello schermo può inoltre essere visualizzata una interessante
sidebar personalizzabile, il cui uso ha senso solo durante
la navigazione.
Nonostante
sia piuttosto ingombrante, la sidebar conferisce a Netscape
un livello di integrazione che Internet Explorer ancora
non possiede. Da qui infatti è possibile tenere d'occhio
i propri contatti di Instant Messenger, l'andamento dei
titoli di borsa, le ultime notizie e una serie di contenuti
configurabili che vanno dallo sport all'intrattenimento,
fino allo shopping. Inevitabilmente tutto questo si tradurrà
in un maggiore traffico di dati attraverso la connessione
Internet, con probabili effetti negativi sulla velocità
di navigazione quando la sidebar è aperta, tuttavia l'idea
è complessivamente più che apprezzabile. Non che si tratti
di una novità assoluta: l'interfaccia alternativa per
Internet Explorer nota come Neoplanet dispone di una sidebar
del tutto simile, con in più il vantaggio di una splendida
grafica e di un'eccezionale ergonomia. Piuttosto insolita
è invece la presenza sulla taskbar di Navigator di quattro
gruppi tematici, che suggeriscono link relativi a tecnologia,
divertimento, interazione e affari. Ecco quindi spuntare
il celebre Calendar, da tempo ormai disponibile solo come
servizio web-based, la radio e una completa offerta di
chat e message boards, per non parlare di amenità come
l'oroscopo e i programmi televisivi. Sarà appena il caso
di sottolineare che tutto questo ben di dio è pensato
per l'utenza americana.
Il client
di posta elettronica costituisce tradizionalmente
uno dei punti di forza della suite Netscape. Attualmente è in grado di gestire tutti gli account di posta configurati
dall'utente, in modo addirittura più sofisticato rispetto
al concorrente Outlook Express, ma le note positive si
fermano qui. Non dubito che si tratti di una questione
di abitudine, ma non si può trascurare che l'organizzazione
delle cartelle appare sostanzialmente diversa e meno razionale
rispetto a quella classica di Outlook Express. La stessa
importazione dei messaggi già archiviati dall'applicativo
Microsoft avviene in modo confuso e arbitrario, senza
rispettare l'eventuale classificazione in sottocartelle,
con risultati francamente inaccettabili. Come se non bastasse,
l'importazione della rubrica di Outlook Express è semplicemente
fallita senza la minima spiegazione. Detto questo, si
noti che non è possibile lanciare il client di posta indipendentemente
dal browser, come del resto nessuno degli altri componenti
della suite. Si tratta di una soluzione incomprensibile,
che lascia perplessi.
Malignità vuole che Composer sia stato incluso fin dall'inizio perché rappresenterebbe
l'unica certezza di costruire una pagina web interpretabile
correttamente da Navigator. Al di là delle battute salaci,
le caratteristiche di questa versione appaiono nel complesso
più che soddisfacenti. Composer produce codice DTD HTML
4.01 transizionale, benchè ci sia da discutere sull'effettiva
piena rispondenza agli standard W3C. Per intenderci, le
pagine di casper sono realizzate in DTD HTML
4.0, eppure Composer dichiara senza mezzi termini che
"this type of page can't be edited", sorvolando sulla
difficoltà dello stesso Navigator di visualizzarle correttamente
durante la navigazione. È questo uno dei momenti in cui
vengono alla luce tutti i limiti di compatibilità del
nuovo motore Gecko, frutto dell'esperienza Mozilla e spacciato
come nuova frontiera del settore, nonostante le evidenti
e poco giustificabili lacune tecnologiche. Malgrado questi
pur importanti dettagli, Composer costituisce comunque
una valida ed economica alternativa a prodotti più blasonati.
Il codice html delle pagine realizzate con questo applicativo,
a differenza di quello partorito da software Microsoft, è piacevolmente pulito e ordinato. Ovviamente senza pretendere
le dotazioni esaustive dei pacchetti professionali, la
strumentazione disponibile è tutto sommato completa e
bene organizzata, l'ambiente di lavoro esteticamente gradevole
e sufficientemente ergonomico. Analogamente al client
di posta elettronica, anche Composer condivide con Navigator
la sidebar personalizzabile sulla sinistra dello schermo,
nell'eventualità improbabile che vogliate seguire l'andamento
dei vostri titoli di borsa o spulciare le ultime notizie
anche mentre lavorate alla costruzione delle pagine del
vostro sito personale.
Quello che colpisce di Instant Messenger è la completa integrazione
con tutti i componenti della suite, al punto che i contatti
in linea sono visibili in qualsiasi momento dall'interno
di tutti gli applicativi Netscape. Per il resto, si tratta
di un tool assolutamente simile a MSN Messenger di Microsoft,
semplicemente con una grafica diversa e un bacino di utenza
nettamente più ampio. La configurazione di un account
è del tutto banale, e in pochi minuti è possibile verificare
la presenza in rete di amici e conoscenti che si collegano
con lo stesso programma, chiamarli al telefono o iniziare
una conversazione scritta in tempo reale. Delle comunicazioni
vocali si occupa Net2Phone, che tuttavia richiede l'attivazione
di un account separato e occupa ulteriori risorse del
sistema. Quello del software accessorio esterno è uno
dei punti dolenti che i progettisti non hanno voluto o
non sono stati in grado di risolvere: WinAmp è scomparso,
sostituito dal ben più pesante RealPlayer 8, che affianca
la sua fastidiosa icona nel systray accanto a quella di
Net2Phone, in una discutibile gara a chi consuma la fetta
più grossa di risorse. Dettagli spiacevoli, per una suite
di navigazione che già brilla per l'ingordigia di spazio
e memoria.
Fra le nuove funzioni disponibili
in questa versione, mi ha incuriosito in particolare
la possibilità di amministrare in tutta comodità i cookies,
memorizzati in locale durante la navigazione sui siti
web che ne fanno uso (ovvero praticamente tutti). Questa
possibilità può già essere integrata su Internet Explorer
5 scaricando un apposito add-on in fase beta rilasciato
da Microsoft, che comunque ha annunciato ampie funzionalità
di gestione dei cookies a partire dalla versione 6 del
browser. A Netscape va in ogni caso il merito di aver
provveduto in anticipo, realizzando uno strumento eccezionalmente
utile e flessibile che contribuisce a migliorare la protezione
della privacy in rete. Indiscutibilmente utili anche l'importazione
automatica dei bookmark di Explorer e il servizio di traduzione
in linea delle pagine visitate. Positiva l'impressione
sulle caratteristiche della rubrica, piacevole dal punto
di vista grafico e complessivamente più funzionale rispetto
a quella di Outlook Express o di altri client di posta
elettronica. Ho riservato la parte conclusiva di questa
analisi agli elementi discutibili della suite prodotta
da Netscape Communications, che non passerà certo alla
storia per agilità e robustezza.
A parte il già citato consumo di risorse e un'occupazione
di spazio superiore a quella di Explorer, siamo di fronte
ad un software intrinsecamente pesante, vagamente paragonabile
da questo punto di vista alla Milestone 18 di Mozilla
(che non consiglierei al mio peggior nemico.), disponibile
per il download mentre scrivo queste righe, e gonfia
di codice di debug al punto da risultare quasi inutilizzabile.
Netscape 6 è ben lontano dal possedere le caratteristiche
di stabilità e affidabilità indispensabili per conquistare
l'apprezzamento del pubblico, che non a caso fino ad oggi
ha preferito rivolgersi altrove, e con ogni probabilità
da oggi in poi avrà ben pochi motivi per cambiare idea.
L'interpretazione delle pagine web da parte del nuovo
motore è complessivamente migliorata rispetto agli standard
tipici di Netscape 4.x, tuttavia siamo ancora distanti
anni luce dalla versatilità di Internet Explorer. Il supporto
Java è ugualmente migliorato, benchè la decodifica delle
applet sia sostanzialmente più lenta rispetto alle prestazioni
normali della virtual machine Microsoft.
La stabilità è un altro tasto che avrei preferito non
dover toccare. La piattaforma Windows Millennium Edition
che ha ospitato questo test è perfettamente stabile, quindi
qualsiasi problema verificatosi nel funzionamento di Netscape
6 o di uno qualsiasi dei suoi componenti è da considerarsi
completamente indipendente dal sistema operativo. Come
potete immaginare, questo preambolo ha lo scopo di prendere
alla larga il punto dolente: la vostra nuova copia di
Netscape andrà in crash esattamente come quella vecchia,
né più né meno. La speranza in realtà è che succeda meno
spesso rispetto al passato, ma non sarò certo io a rassicurarvi
su questo punto. La maggiore solidità di Millennium ha
impedito che i crash dell'applicativo mettessero in crisi
l'intero sistema, tuttavia non mi sento di garantire che
analoghi incidenti di percorso su Windows 98 o (peggio
ancora) Windows 95 si risolveranno in maniera altrettanto
indolore. Se mi è concesso un sorriso, sarei tentato di
suggerirvi l'uso della skin tradizionale al posto di quella
più recente, che permetterà di cambiare l'aspetto della
versione 6 uniformandolo a quello delle release precedenti.
Se non altro, quando si pianterà inesorabilmente (e state
pur certi che succederà), potrete consolarvi pensando
che si tratta dell'ennesimo crash di Netscape 4.
a cura di Casper per WinTricks
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